mercoledì 28 maggio 2014

Cake Pops rosa per il Giro d'Italia/Pink Cake Pops for the Giro d'Italia

Special pink cake pops

Although I haven't got a car and my only vehicle is a purple mountain bike that takes me here and there, I think that cycling on TV is one of the most boring things to watch (even worse than the soporific boredom of Formula 1). 
There's a reason why I dislike it: when I was 16 I had a boyfriend who forced me to spend long afternoons at his place listening to him, with his electric guitar, strumming the first few notes of a certain song that I had to guess. Do you know " Sarabanda " (an old Italian tv programme)? Exactly the same and I was totally  hopeless for that game! 
But during the Spring season he used to aside the guitar in order to religiously watch all the cycling races: Milan-San Remo, Paris- Rubaix, the Ronde of Flanders, the Giro of Italy, the Tour de France...Don't need to dwell on this story, I'm sure you got it. 
So, why a post dedicated to the Giro?I just want to do something for a dear friend of mine, a cyclist cycling fan who asked me to cook something pink. 
Claudio, here are some pink tiny cakes to eat in one bite following the next legs of the Giro. Pink cupcakes as a metaphor of the hugg I'm sending you! 

Sebbene non abbia una macchina e il mio unico mezzo sia una mountain bike viola con la quale giro in lungo e in largo, trovo che una delle cose più noiose da guardare in tv sia il ciclismo (anche peggio della noia soporifera della Formula 1).
C'è un motivo per tanta incompatibilità: a 16 anni avevo un fidanzatino che mi costringeva a passare lunghissimi pomeriggi a casa sua ad ascoltare lui che, con la chitarra elettrica, accennava le prime note di una qualche canzone che dovevo poi indovinare. Avete presente "Sarabanda"? Ecco, uguale. Solo che io non avrei mai nemmeno passato le selezioni. Negazione totale per quel giochino.
Il gioco veniva abbandonato solo in primavera per guardare religiosamente tutte le gare ciclistiche: la Milano-Sanremo, la Parigi-Rubaix, il Giro delle Fiandre, il Giro d'Italia, il Tour de France....
Non c'è bisogno che mi dilunghi: sono sicura che ormai avete capito la mia noia verso il ciclismo.
Perchè allora un post dedicato al Giro?
Semplicemente dedico questo post a un mio caro amico ciclista appassionato che mi ha chiesto di cucinare qualcosa di rosa.
Ecco qui Claudio, tortine rosa da mangiare in un sol boccone mentre ti guarderai le prossime tappe del Giro. Tortine rosa metafora dell'abbraccio che ti mando!

Coconut cake pops with lemon and sour cream icing

Coconut Cake 

225 g softened butter 
225 gr sugar 
50 g coconut flour rehydrated in150 ml boiling water 
1 teaspoon vanilla extract 
200g self raising flour 
25 gr corn starch 
4 eggs 
1/2 teaspoon baking powder 

Preheat oven to 180° and grease a square mold. 
Mix the butter and sugar until light and fluffy. Add the rehydrated coconut and vanilla extract  and then, one at a time, the eggs.Add all the sifted dry ingredients. 
Pour the mixture into the mold and bake in the oven for about 30 minutes.Let cool and set aside.You can also cook it in advance and store it in the freezer.

Icing with sour cream and lemon 


30 g softened butter  
80 g sour cream 
1 teaspoon grated lemon peel  
240 gr icing sugarMix the butter, sour cream and lemon zest until fluffy. Add the icing sugar and beat again.We need this icing to give the cake the right consistency.

Process for about 12 pops 

Use about 250 grams of the cake finely crumbled and add the prepared icing. Mix well and form of some balls (about 30 grams each).Create a hole and insert a stick. Put the pops on parchment paper or on another support so that they can stand up and put in the fridge for an hour.
Coat the cake pops using tempered chocolate. HereI used white chocolate.Be careful because the coverage is the most delicate step. 
Take a cake pop and completely dip into the melted chocolate. Gently speckle the stick on the edge of the bowl to remove the chocolate in excess.  
Then, taking the pop straight vertical, speckle the stick a couple of times  on the worktop. 

Torta al cocco
  
225 gr burro ammorbidito
225 gr zucchero
50 gr farina di cocco reidratata in150 ml acqua bollente
1 cucchiaino estratto di vaniglia
200 gr farina autolievitante
25 gramido di mais
4 uova
1/2 cucchiaino lievito per dolci

Preriscaldate il forno a 180°. Ungete e foderate uno stampo quadrato.
Mescolate il burro e lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete il cocco reidratato e l'estratto di vaniglia e poi, una alla volta, le uova.
Aggiungete infine tutti gli ingredienti secchi setacciati.
Versate il composto nello stampo e cuocete in forno per circa 30 minuti.
Fate raffreddare bene la torta e mettete da parte.
potete anche prepararla con giorni d'anticipo e conservarla in freezer: sarà sufficiente toglierla per tempo e vedrete che sarà sempre soffice.

Glassa con panna acida e limone

30 gr burro ammorbidito
80 gr panna acida
1 cucchiaino scorza di limone grattugiata
240 gr zucchero a velo

Mescolate il burro, la panna acida e la scorza di limone fino ad ottenere una glassa spumosa. Aggiungete lo zucchero a velo e sbattete ancora.
Questa glassa si mescolerà alla torta sbriciolata per dare consistenza e legare i nostri cake pops.

Procedimento per circa 12 pops

Eliminate eventuali parti croccanti o bruciacchiate e utilizzate circa 250 gr di torta. Sbriciolatela finemente e unite la glassa preparata. Mescolate bene e formate delle pallline di circa 30 gr l'una.
Create un foro e inserite un bastoncino. Mettete i pops su un foglio di carta da forno o su un'altra base in modo che possano stare in piedi e mettete in frigo per un'ora.
Per ricoprire i cake pops, usate del cioccolato temperato. In questo caso ho usato del cioccolato bianco.
Fate attenzione perchè la copertura è la fase più delicata.
Prendete un cake pop e intingetelo completamente nel cioccolato fuso. Picchiettate leggermente il bastoncino sul bordo della ciotola per eliminare la copertura in eccesso. poi, tenendo il pop dritto in verticale, picchiettate un paio di volte il bastoncino sul piano di lavoro. 
Se volete potete ricoprire i cake pops con delle codette di zucchero o altro, poi mettete i pop in verticale. 




mercoledì 21 maggio 2014

Focaccia pugliese

Focaccia pugliese

Last Saturday I spent a lot of time in the kitchen. My fresh gnocchi were sadly alone, without a sauce even if they deserved something equally delicate and genuine: then I opted for a fresh tomato sauce. Cherry tomatoes, basil, garlic, olive oil and ... after a while in the kitchen  a great aroma was wafting! 
While the sauce was cooking, I realized that I had in the fridge a large basket of strawberries that were likely to spoil. I had to think of something quick to prepare - I didn't want to spend the entire weekend in the kitchen - and suitable for the season. 
Luckily I was equipped for a strawberries fruit salad with whipped cream: just had to use these ingredients in a different way, add some jelly and after half an hour I was putting in the fridge a very pink strawberry jelly to firm up! 
Once I had prepared and eaten my gnocchi, I started to think: and now, what about the remaining sauce? 
Brief consultation with my husband and then the decision: pizza. 
So Saturday night, in spite of calories, we had a crunchy margherita pizza (the one and only pizza). 
Like a vicious circle, if the pizza came out from the sauce , what would come out from the remaining pizza dough? A tribute to my hubby origins: the traditional focaccia from Puglia, the one that I present to you today! 

Lo scorso sabato è stato un giorno di grande lavoro in cucina. Avevo degli gnocchi freschi rimasti senza sugo che meritavano qualcosa di altrettanto delicato e genuino: ho deciso quindi di preparare del sugo di pomodoro fresco. Pomodori pachino, basilico, aglio, olio e via... dopo poco in cucina si spandeva un ottimo profumo!
Mentre il sugo cuoceva, mi sono accorta che avevo in frigo un grande cestino di fragole che rischiavano di andare a male. Dovevo pensare a qualcosa di veloce preparazione - non avevo voglia di passare l'intero fine settimana in cucina - e di adatto alla stagione.
Per fortuna mi ero attrezzata per mangiare le fragole in macedonia con la panna, mi è bastato usare in modo diverso gli ingredienti, aggiungere colla di pesce ed ecco che dopo mezz'ora potevo mettere in frigo a rassodare una rosissima gelatina di fragole!
Una volta evasa la pratica gnocchi (preparati e mangiati), che fare del sugo avanzato?
Breve consulto con mio marito e poi la decisione: pizza.
Così sabato sera, in barba al conto delle calorie, una bella teglia di pizza margherita (la vera, la migliore!). E come in un circolo vizioso, se dall'avanzo di sugo è arrivata la pizza, dall'avanzo di impasto cosa ne avremmo fatto arrivare?
Un omaggio alle origini di mio marito: la tradizionale focaccia pugliese, quella che vi presento oggi!


mattarelli/dough rollers*

Focaccia pugliese 

5 cups flour "00"
25 gr. brewer's yeast
10/12 cherry tomatoes
oregano
2 big potatoes
1 Tbs extra virgin olive oil
salt

Wash, peel and cut the potatoes into chunks. Boil the potatoes in salted water and, once cooked, mash with a masher. 
Mix the mashed potatoes with the flour, the brewer's yeast dissolved in a glass of water, olive oil and salt. 
Knead until you have a smooth, springy dough, so let rise for about an hour.
Place the dough in a large flour-dusted bowl and flour the top of it. Cover the bowl with a damp cloth and place in a warm place for about 1 hour until the dough has doubled in size. 
When the dough is ready, roll it out on a greased baking tray, making sure to distribute it over the entire surface.
Cut the tomatoes in half and place on the dough, then take a sprinkling of oregano and bake in preheated oven for about 15 minutes at 390 ° F.  


Focaccia pugliese
 
500 g di farina 
25 g di lievito di birra 
10/12 pomodorini ciliegini
origano q.b. 
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva 
200 g di patate  
sale q.b.  

Per questa gustosa ricetta iniziate a lavare, sbucciare e tagliare le patate a tocchetti. Bollitele in acqua salata e, una volta cotte, schiacciatele con il passapatate.
Unite le patate schiacciate alla farina, al lievito sciolto in un bicchiere d’acqua, all’olio d’oliva e al sale. Cercate di amalgamare l’impasto fin quando non assume una elasticità buona, quindi lasciatelo lievitare per un'ora circa.

Quando l'impasto sarà cresciuto, stendetelo su una teglia unta d'olio facendo attenzione a distribuirlo uniformemente su tutta la superficie.
Tagliate i pomodorini a metà e posizionateli sull’impasto, poi date una spolverata di origano e infornate in forno già caldo per circa 15 minuti a 200°C.
La focaccia a fine cottura deve risultare molto dorata e alta circa 6-7 centimetri. 


* photo by Shannon

mercoledì 7 maggio 2014

Menu letterario

Merenda con La grammatica dei sapori e cupcake alla carota

Se dovessi fare un'analisi su come ho speso il mio tempo libero in tutta la mia vita, sicuramente la maggior parte di ore sarebbe dedicata al cibo e alla lettura. 
Sono golosa e mi piace cucinare, ma di lettura sono perfino drogata. E poi sono due passioni che spesso si consumano assieme: che bello fare colazione o pranzare con un libro o una rivista davanti!
Certo il binomio cibo-letteratura è stato più volte affrontato e sviscerato ma, visto che domani apre il Salone Internazionale del libro di Torino con un ricco programma dedicato alla cucina, voglio suggerirvi alcuni libri con deliziose pagine dedicate all'amore per il cibo. Una piccola selezione personale da lettrice golosa, anzi un Menu Letterario.
Cosa scegliereste da questo menu?

Gli opulenti
  • Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas
  • I Buddenbrook di Thomas Mann
  • Le Mille e una Notte

Gli esotici
  • Dopo il banchetto di Yukio Mishima
  • Fragola e cioccolato di Senel Paz
  • La terrazza proibita di Fatima Mernissi

I gialli
  • Alta Cucina di Rex Stout
  • I Mari del Sud di Manuel Vazquez Montalban
  • Vish Puri e il caso della domestica scomparsa di Tarquin Hall

I professionisti
  • La Boutique delle Torte di Peggy Porshen
  • La grammatica dei sapori di Niki Segnit
  • Breve racconto di tutte le radici, di tutte le erbe e di tutti i frutti che crudi o cotti in Italia si mangiano di Giacomo Castelvetro